Pontremoli

Il borgo di Pontremoli, da alcuni anni è meta di un turismo culturale e sostenibile.

Un turismo poco incline ad assecondare tendenze modaiole ed, invece, amante del paesaggio, della storia, della cultura e, perché no? Anche della buona tavola.

In merito alla storia: Pontremoli ne ha tanta. Alcuni secoli avanti Cristo infatti, così almeno si ipotizza, questa era già conosciuta sotto il nome di Apua, l’antico insediamento cui facevano capo le bellicose tribù dei Liguri-Apuani.

Comunque, a parte la eccezionale raccolta di quasi 100 Statue Stele plurimillenarie, racchiuse nel museo a loro dedicato, le testimonianze ancor presenti in grande quantità a Pontremoli risalgono per lo più al periodo medievale, molte delle quali di epoca romanica e gotica.

Medievale è il castello del Piagnaro che domina la città, così come medievale è il suo centro storico perfettamente conservato, i suoi vicoli, i suoi ponti, molte delle sue costruzioni.

E medievali sono:

  • il complesso dell’Annunziata
  • il Duomo
  • la chiesa di San Colombano
  • il monastero di San Lazzaro
  • i sotterranei del palazzo comunale
  • il ponte della Cresa, il ponte del Stemma, il ponte del Giubileo
  • la Torre di Castelnuovo
  • la cortina di Cacciaguerra fatta erigere da Castruccio Castracani

A quello medievale fece seguito un periodo particolarmente felice per la comunità pontremolese.

Felice a tal punto che in questa piccola cittadina nacque una vera e propria corrente artistica autonoma che va sotto il nome di barocco pontremolese ed i cui capolavori si trovano in moltissimi edifici pubblici e privati della città.

Fra questi, solo per citare i più significativi e visitabili, meglio ancora se con l’ausilio delle guide di Sigeric, sono:

  • Villa Dosi Delfini
  • Palazzo Dosi Magnavacca
  • la Concattredale di S. Maria Assunta
  • Palazzo Pavesi Ruschi
  • l’Oratorio di Nostra Donna
  • gli interni della chiesa di San Francesco, quelli della chiesa della Ss. Annunziata, quelli della Chiesa di San Giacomo di Altopascio e quelli della chiesa di San Geminiano
  • Palazzo Petrucci
  • Palazzo Damiani
  • Palazzo Dosi Negri
  • i giardini di Villa Pavesi Negri
  • il teatro della Rosa

Pontremoli, inoltre è stata sovente occupata da eserciti stranieri e, cosa sicuramente più apprezzabile, ha accolto pellegrini provenienti da ogni dove.

Una testimonianza di questa accoglienza, che tuttora persiste, è rappresentata dall’antico labirinto in pietra, presente nella chiesa di San Pietro.

Ed, in merito a questo aspetto, come accade a tutte le società aperte ad altre culture, in tal modo la comunità pontremolese ha sviluppato conoscenze interessanti anche in campo gastronomico.

Oggi in città si possono trovare ristoranti per ogni gusto e per ogni tasca.

L’Osteria della Luna, il Caveau del teatro, da Bussè, l’Oca Bianca possono riservare piacevoli ed inaspettate sorprese.

Mentre anche Norina, San Francesco e il Lupo, l’Osteria della bietola, Pelliccia, meno inclini alla ricerca, ma senza nulla concedere in merito alla qualità, trovano modo di sorprendere e farsi apprezzare per l’ottimo rapporto qualità/prezzo.

Inoltre a Pontremoli è presente ogni tipo di servizio: l’ospedale, il medico, 3 farmacie, il teatro, il cinema, la palestra ed un centro sportivo particolarmente attrezzato con piscina, campi da calcio, da tennis e da padding.

Infine, nelle mattine di mercoledì e sabato le due piazze del centro storico di Pontremoli, Piazza della Repubblica e piazza Duomo, ospitano un vivacissimo mercato nel quale convergono numerosi produttori locali.

Le case vacanze di Eremo Gioioso, immerse nella natura, ad una manciata di chilometri da Pontremoli, 7, sono il luogo migliore per una vacanza tesa a conoscere la città ed anche i suoi dintorni.

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