Palio del Golfo a La Spezia: 4-5 e 6 agosto, la versione marittima del Palio dei rioni di Siena.
Differenze? Invece dei quartieri si sfidano le borgate, invece di muoversi in terra ci si muove nell’acqua, i cavalli lasciano il posto alle barche. Ma poi…stessa gioia, stessa festa, stesso folklore.

Palio del Golfo: sfida fra borgate a colpi di remi
Tredici borgate si sfidano a colpi di remi, su scafi dettagliatamente regolamentati ma esteriormente simili ai vecchi gozzi utilizzati un tempo dai pescatori.
La città della Spezia è cresciuta attorno al suo golfo, il golfo dei poeti, ed è lì, in prossimità del centro città, con l’approdo presso la passeggiata Morin, che questa sentita manifestazione si conclude, accompagnata da un tifo sfrenato e con l’immancabile tuffo in acqua dei sostenitori della compagine vincitrice.
La gara, peraltro è solo il momento culminante di una tre giorni in cui La Spezia si immerge in un’atmosfera di spensierata allegria.
Il Venerdì antecedente la gara è dedicato alla sfilata in costume delle borgate che si snoda lungo le principali vie del centro cittadino.
I gruppi, che hanno dedicato un anno intero a realizzare costumi, carri e scenografie, si muovono lentamente, accompagnati spesso da elementi musicali, accerchiati da due ali di folla e osservati da una giuria destinata a stilare il verdetto finale. Quello che dovrà designare, come borgata vincitrice, quella che più fantasiosamente avrà saputo rappresentare il legame esistente fra il mare e questa città.
Il sabato è tutto tecnico: pesi, misure, contestazioni: la più famosa fra queste, con strascichi tuttora non sopiti, riguardò la possibilità o meno di scarellare con il sedile mobile. Una diatriba conclusasi con il diniego: il sedile mobile non è ammesso!
Infine la domenica pomeriggio, arriva il momento tanto atteso…la gara.

Passeggiata Morin comincia a popolarsi già di prima mattina e quando inizia la gara, non solo i posti a sedere, ma anche gli scali e perfino gli scogli non sono più distinguibili, interamente coperti da gente assiepata, incurante di tutto, fuorché di poter scorgere l’arrivo dei propri beniamini, possibilmente vincitori al traguardo.

Invero non sono pochi coloro che vorrebbero godere di un doppio piacere: quello di veder vincere i propri rappresentanti di oggi coniugato a quello, non meno grande, di veder perdere quelli di ieri accusati di aver tradito la maglia.
Sì, perché non è infrequente la pratica delle varie borgate di sottrarsi canottieri, attraverso offerte difficili da rifiutare.
Alle 17 il Palio è concluso: gli equipaggi di Portovenere, Le Grazie, Fezzano, Cadimare, Marola, La Spezia Centro, Fossamastra, Canaletto, Muggiano, San Terenzo, Venere Azzurra, Lerici e Tellaro hanno dato vita alla appassionante sfida in cui il timoniere da il tempo ai quattro muscolosi rematori. Ogni energia è stata profusa. Alcuni piangono, altri recriminano e 5 gioiscono.
La serata si conclude poi con lo scenografico spettacolo dei fuochi di artificio sul golfo.
Dal giorno successivo e per diversi giorni ancora, è dopo palio: accuse, sfottò e prese in giro ma… tutto senza cattiveria così come si è soliti fare fra gente di mare.
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