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Monterosso al mare

Monterosso: la più turistica delle 5 terre

Questo è il borgo più a ovest nel territorio delle cinque Terre ed è anche il paese più grande e popolato di questo comprensorio.

Monterosso la spiaggia

In passato, il più frequentato in estate perché, a differenza degli altri quattro, dispone anche di un paio di ampie spiagge sabbiose.

Oggi anche qui molto è cambiato ed alle persone del circondario desiderose di trascorrere una giornata al mare e fare un bagno in acque limpide si sono andati ad affiancare ben più nutrite schiere di turisti provenienti da ogni dove.

Il borgo è diviso in 2 parti: Fegina, con ampia spiaggia, vicino parcheggio e stazione ferroviaria, e centro storico, Quest’ultimo caratterizzato dagli stretti e caratteristici vicoli presenti in molti degli antichi insediamenti marinari in Liguria.

Al suo interno, oltre ai resti del castrum obertengo, è presente la chiesa Parrocchiale di San Giovanni Battista.

Le due parti del paese, quella nuova e quella vecchia, sono collegate attraverso una galleria ma anche da un panoramico sentiero soprastante la stessa, entrambi percorribili in brevissimo tempo.

Foto di user32212 da Pixabay

Cosa vedere a Monterosso

LA CHIESA DI SAN GIOVANNI BATTISTA

E’ un edificio religioso edificato nel 1282 in stile gotico genovese.

La facciata è caratterizzata da un paramento bicromo ottenuto impiegando marmo bianco e serpentino scuro.

Al suo centro è presente un rosone in marmo di grandi dimensioni e finemente scolpito mentre nella lunetta soprastante il portone centrale c’è un affresco riproducente il battesimo del cristo, realizzato nel XVIII secolo.

L’interno, a tre navate, è diviso da colonne anch’esse bicrome come la facciata, su una delle quali è identificabile un’incisione in cui compaiono dei caratteri medievali.

Nella chiesa non mancano opere pregevoli fra le quali una Madonna del rosario, realizzata da un allievo della scuola di Luca Cambiasso.

Il campanile, cosa un tempo non inusuale, è frutto del riadattamento di una torre di avvistamento del XIII secolo.

La stessa inglobata in un esistente edificio porticato e stata all’uopo dotata di campane e di un bell’orologio di Trebino, storico marchio ligure fornitore dello stato Vaticano ( https://www.trebino.it/ ).

LA CHIESA DI SAN FRANCESCO ED IL CONVENTO DEI CAPPUCCINI

Questo complesso campeggia sul colle che separa l’abitato di Monterosso in due zone distinte: Fegina e l’antico borgo.

Eretto nel 1622 contiene varie opere pittoriche di valore fra le quali la più importante è quella rappresentante una crocifissione di Cristo, attribuita al celebre pittore fiammingo Antoon Van Dyk.

La Torre Aurora

Questa torre si erge a picco sul mare, collocata su uno sperone roccioso sottostante il complesso di San Francesco.

Edificata, nel XVI per contrastare le incursioni dei predoni turchi oggi ospita un ristorante apprezzato anche per la vista mozzafiato che è in grado di offrire ai commensali.

IL GIGANTE

Monterosso statua del gigante

Il Gigante è una statua rappresentante nettuno che sugli scogli di Monterosso adornava villa Pastine sorreggendone anche la grande terrazza a forma di conchiglia, oggi andata distrutta.

Si tratta di un’opera che per mole e volume, 14 metri e 1700 quintali, costrinse i suoi autori, l’Ing. Lavacher e lo scultore Arrigo Minerbi, a sopportare non poche difficoltà all’epoca, il 1910, in cui venne realizzata.

Peraltro questa non fu certo la maggiore difficoltà che lo scultore dovette affrontare nella sua esistenza.

Infatti, malgrado fosse famoso ed appezzato (realizzò anche una delle porte del Duomo di Milano), nel 1938, all’entrata in vigore delle leggi razziali, in quanto ebreo dovette nascondersi per evitare la deportazione.

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