Con un supplemento di € 15,00, gli ospiti degli appartamenti dell’Eremo Gioioso, qualora lo desiderino e preavvertendo, al loro arrivo potranno trovare sul tavolo una torta d’erbe pontremolese (peso 800/900 gr. circa).
La torta d’erbe è un piatto tipico della cultura contadina. Apprezzato un tempo per la sua economicità ed oggi, maggior ragione, per la sua bontà.
Quando ancora non erano apparsi negozi specializzati in grado di fornire ogni ingrediente, in qualsiasi stagione, e le abitazioni erano prive di congelatori, il periodo migliore per mettere in tavola la torta d’erbe Lunigianese era sicuramente la primavera.
A primavera infatti i campi cominciavano a germogliare, riempendosi di appetitose e variegate piante ed erbe selvatiche.
Il modo in cui venivano miscelate era estremamente personalizzato.
Ogni massaia aveva la propria ricetta, ne era orgogliosa e, in cuor suo anche se non se ne vantava, riteneva fosse la migliore.
Oggi, se non in occasione di un invito presso qualche anziana signora, è difficile poter riassaporare quel vasto ventaglio di sapori, sapientemente combinati.
Sono cambiati i ritmi della vita, spesso non c’è il tempo per andare alla ricerca delle erbe selvatiche, peraltro anche la loro conoscenza, una volta patrimonio diffuso, ora è appannaggio di pochi.
Le erbe della torta
Pertanto, le erbe selvatiche vengono sostituite da bietole, cipolle, porri, zucche, spinaci, patate che sono andate sostituendo: acetosa, asparago selvatico, aspraggine, boraggine, carota selvatica, cassela , cavolo selvatico, centocchio, cicerbita, ingrassaporchi, crescione, finocchio selvatico, gallinella, lassana, luppolo , margherita, orecchietta, ortica, papavero, radicchio, raperonzolo, romice crespa, rovo, pimpinella, silene , dente di leone, valerianella, vitalba, orecchia d’asino.

Una volta che sarete rassegnati a dover rinunciare alla massima espressione della torta d’erbi, non sarebbe però giusto che voleste privarvi anche di un prodotto comunque ottimo, qual’è quello che viene realizzato a Pontremoli.
Torte d’erbi di qualità a Pontremoli non è infatti difficile trovarne in qualsiasi negozio alimentare o direttamente presso i produttori, fra i quali:
Le torte di Agnese Le torte di Agnese – Recensioni su Torte di Erbi, Pontremoli – Tripadvisor
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Gastronomia Bardini Pontremoli (bardinigastronomia.it)
Se invece desiderate cimentarvi in prima persona…eccovi la ricetta!
Ricetta della Torta d’erbe
Ingredienti per il ripieno:
1 Kg. Di bietole, 2 porri (in loro assenza vanno bene anche 2 cipolle novelle), 350 gr. di ricotta, 4 uova, 1 hg. di parmigiano e ½ hg. di pecorino stagionato, olio, e sale
Ingredienti per la pasta sfoglia:
200 gr. di farina Tipo 00 di grano tenero, 200 ml di acqua, 4 cucchiai di olio extravergine, latte o un tuorlo d’uovo e sale.
Preparazione e cottura:
Scottare, scolare e tagliare a strisce le bietole. Fare imbiondire in padella i porri (o le cipolle).
Poi, dopo aver unito a queste ultime le bietole, togliere il tutto dal fuoco, lasciandolo riposare alcuni minuti affinché i sapori possano armonizzarsi in reciproco scambio.
A questo punto aggiungere la ricotta e mescolare. In successione unire le uova leggermente sbattute ed il formaggio mescolando affinché il tutto riesca ad amalgamarsi.
A parte preparare la pasta sfoglia:
Impastare la farina con acqua fredda ed un pizzico di sale. Ottenuto un impasto sodo ed elastico coprirlo con un canovaccio lasciandolo riposare, al fresco, per circa un’ora.
Ora dar corso ad un’operazione che, così come di seguito descritta, dovrà essere ripetuta per ben tre volte: incorporare l’olio nella pasta e su un piano precedentemente infarinato per impedire che l’impasto si attacchi sulla sua superficie, lavorarla con il mattarello. Quindi riporla in frigo per 15 minuti.
Infine, ricavare due sfoglie. Foderare, con quella più larga, uno stampo rotondo imburrato in precedenza.
Versare nello stampo il ripieno (bietole, etc.) preparato in precedenza, coprire con l’altra sfoglia, sigillando il tutto unendo i bordi delle due sfoglie con le dita.
Bucare la superficie con una forchetta e spennellandola poi, secondo gusto, con il latte o con il tuorlo d’uovo. Infornare quindi a 180° per circa un’ora e poi servire.