LA CASA GIUSTA PER LA TUA VACANZA IN LUNIGIANA

I 100 castelli della Lunigiana

Indice

Castelli della Lunigiana: tanti e con una lunga storia

A chi trascorre la propria vacanza presso la casa vacanze Eremo Gioioso non possiamo non consigliare una visita all’interno di alcuni castelli della Lunigiana.

Questa parte di Toscana ha avuto nei secoli un ruolo di primo piano nelle vicende storiche svoltesi in quella che oggi è l’ Italia

Tutto ciò in virtù della sua collocazione strategica “chiave e porta” fra i territori a nord e quelli sottostanti” come ebbe a definirla l’Imperatore Federico II, nel 1247.

Le prime strutture difensive realizzate dai Liguri Apuani

Già prima dell’era cristiana i Liguri Apuani, per contrastare la potenza di Roma, intenzionata a conquistarne il territorio, riuniti in tribù, approntarono luoghi adatti ad organizzare le difese: i castellari.

resti di un castellare in Lunigiana

Questi ultimi erano rudimentali recinti realizzati con tronchi e/o pietre sovrapposte al cui interno si svolgevano le attività religiose e trovavano posto le capanne abitate e le greggi.

Come luogo in cui realizzare i castellari di solito veniva scelta la cima di un colle o uno spazio in prossimità di un fiume, utile nell’ostacolare le avanzate del nemico.

Nel 179 a.C., dopo aver subito anche alcune cocenti sconfitte, i romani ebbero la meglio su questa tenace e combattiva popolazione ed operarono una deportazione che, come scrisse all’epoca Tito Livio, riguardò circa 50.000 fra i loro componenti.

Le difese al tempo della guerra fra Bizantini e Longobardi

Spopolatisi in conseguenza delle deportazioni, i castellari vennero abbandonati per essere poi riconsiderati utili fra il VI e l’VIII secolo, al tempo degli scontri fra Bizantini e Longobardi, ovviamente ancor più fortificati con gli accorgimenti che l’evoluzione tecnica rendeva disponibili.

Alla iniziale funzione unicamente difensiva, con l’evolversi della struttura sociale, andarono ad affiancarsene altre.

Vescovi, signori e feudatari

Le opere di fortificazione, non più affidate alla spontaneità comunitaria, ma promosse da un vescovo, da un grande feudatario o da un signore locale vennero realizzate soprattutto per rendere più agevole il rapporto politico e amministrativo nei confronti delle popolazioni a lui soggette ed, ancor più, in difesa dei suoi interessi personali.

Pur non trascurando la difesa del nucleo abitato, altrettanta attenzione era riservata al controllo del territorio circostante, a garantire quella sicurezza sulle strade che tanto era apprezzata da mercanti e pellegrini che, assoggettati al pagamento di pedaggi e gabelle, garantivano costanti entrate a chi aveva l’autorità per riscuoterle.

castelli in Lunigiana

La famiglia Malaspina

L'accordo che Dante, in rappresentanza dei Malaspina stipulò con il vescovo di Luni

Nel 1306 Dante Alighieri, in rappresentanza dei Malaspina, stipulò con il vescovo di Luni la pace di Castelnuovo a chiusura di un contenzioso cui non erano estranei i diritti di riscossione di pedaggi e gabelle sul tratto lunigianese della via Francigena.

I Malaspina erano una famiglia in ascesa, di origini Longobarde, che aveva ottenuto il dominio della Lunigiana per concessione dell’imperatore Federico Barbarossa.

In origine il casato era quello degli Obertenghi ma, a seguito dell’uccisione di un avversario attraverso l’utilizzo di un oggetto appuntito, forse uno stiletto, Oberto Obizzo II, probabilmente orgoglioso del gesto, cambiò il suo cognome qualificandosi Malaspina.

Dopo la stipula del trattato, i Malaspina, con una sorta di assoggettamento solo formale al vescovo di Luni, pur con alterne vicende intrecciarono strettamente il loro destino a quello della Lunigiana.

Un territorio nel quale, le varie spartizioni ereditarie succedutesi produssero una prima divisione del casato (Malaspina dello Spino Secco con possedimenti sul lato destro del fiume Magra e Malaspina dello Spino Fiorito signori, invece dei territori insistenti sul lato sinistro dello stesso fiume) ed in successione il moltiplicarsi di rampolli cui veniva assegnato un feudo e conseguentemente…il moltiplicarsi dei castelli della Lunigiana, sorti ad opera loro.

Alcuni di questi, nel tempo, sono andati distrutti. Di altri restano solo pochi ruderi. Molti, pur non versando in buone condizioni, potranno essere recuperati, in presenza delle risorse necessarie.

Comunque non sono pochi quelli perfettamente agibili che oggi sono in grado di accogliere visitatori e turisti dopo averlo fatto con imperatori e re quali: Federico di Svezia, Enrico V, Federico II e Carlo VIII, nonché condottieri come Giovanni dalle Bande Nere e Castruccio Castracani e perfino il sommo poeta nazionale, Dante Alighieri.

Il castello del Piagnaro a Pontremoli

Il castello del Piagnaro a Pontremoli deve il suo nome alla caratteristica copertura del suo tetto: il tetto in piagne.

Edificio costruito nell’anno mille ed oggetto poi di numerose distruzioni e ricostruzioni, si erge nel punto più alto della città dal quale domina strade e corsi d’acqua, i fiumi Magra e Verde, sottostanti.

Lo si può raggiungere utilizzando il comodo ascensore o percorrendo lo stretto e affascinante vicolo medievale che attraversa il quartiere del Piagnaro.

Unico fra i castelli della Lunigiana a contenere al suo interno un museo, ospita al suo interno quello delle statue stele.

In una cornice suggestiva, sono infatti ospitati decine di questi misteriosi manufatti megalitici, risalenti all’età del bronzo.

Coordinate utili a raggiungere il Castello del Piagnaro: 44.37994, 9.88115

Parcheggio: a Pontremoli non esistono problemi di parcheggio. I più capienti comunque si trovano rispettivamente in prossimità della stazione ferroviaria ed in prossimità del ponte della Cresa, quest’ultimo vicinissimo al castello.

Orari: dal Lunedì alla Domenica in orario continuato dalle 09:30 alle 17:30.

Servizi: Visite in lingua straniera, Spazio bimbi e Visite a tema al Castello e al paese (su prenotazione)
Book-shop, Guardaroba, ascensore per disabili sia interno al Museo che per raggiungere il Castello.

Biglietti:

VISITA MUSEO e CASTELLO

il biglietto intero costa 7€, ultrasessantacinquenni, ragazzi al di sotto dei 14 anni e pellegrini pagano solo 4€, i bambini fino a 6 anni entrano gratis e per i componenti gruppi composti da almeno 15 persone il biglietto ha un costo di 5€. Inoltre godono di sconto coloro che hanno una delle seguenti tessere:

Sconti sul biglietto intero per i possessori delle tessere:Lunigiana Card, Card del Ducato di Parma e Piacenza, FAI, TCI, Art’è e PleinAir, CamperLife
Student Card Università di Parma.

Servizi:

Nel castello sono presenti 2 Sale Convegni, attrezzate, che hanno rispettivamente 100 e 30 posti.
Inoltre nella foresteria del castello possono trovare ospitalità 50 persone, distribuite nelle 6 camere presenti.

Accessibilità:

Il castello è raggiungibile, a piedi, attraverso il vicolo che conduce al quartiere del Piagnaro oppure utilizzando l’ascensore, accessibile anche per i disabili, in prossimità di Porta Parma.

Storia del Castello del Piagnaro

La storia di questo castello come, peraltro quella degli altri castelli della Lunigiana è dettagliatamente raccontata sul sito dell’istituto di valorizzazione dei castelli della Lunigiana: Storia Castello del Piagnaro | Istituto Valorizzazione Castelli – Castelli della Lunigiana

castelli della Lunigiana: quello di pontremoli contiene al suo interno il Museo delle Statue Stele

Il castello di Lusuolo

Castelli della Lunigiana: castello di Lusuolo

Corrado Malaspina l’antico fece erigere questo castello nel XII secolo.

Il complesso, collocato su un’altura, consentiva di dominare il fondo valle in cui erano presenti sia il tracciato della via Francigena che un guado di attraversamento del fiume Magra.

Tale posizione, particolarmente strategica, non mancò di suscitare appetiti ed il castello nel corso degli anni passò più volte di mano.

Infatti essendo i Malaspina vasi di coccio fra vasi di ferro, nel corso delle lotte del XV e XVI secolo, aventi a protagonisti Genova, Firenze e Milano, gli stessi furono più volte costretti a cederne il possesso.

Coordinate utili a raggiungere il castello di Lusuolo: 44.26964; 9.94747

Orari di visita al Castello di Lusuolo

Il castello della Lusuolo è uno dei molti castelli della Lunigiana che sono stati oggetto di recupero nel secolo scorso ed oggi è visitabile secondo i seguenti orari:

Aprile, Maggio e Giugno e Luglio ed Agosto: sabato, domenica e festivi dalle 10:00 alle 12:30. Nei Week end di Luglio il castello resterà visitabile anche nel pomeriggio dalle 16:00 alle 18:30, mentre ad agosto sarà aperto tutti i giorni anche in questi orari pomeridiani.

Settembre ed Ottobre: sabato, domenica e festivi dalle 10:00 alle 12:30.

Modalità di visita al Castello di Lusuolo

Visita consentita solo con guida, presente presso l’accesso del castello ogni 45 minuti a partire dall’orario di apertura.

Prezzi biglietti di ingresso al castello di Lusuolo

Adulti € 6, ultrasessantacinquenni, giovani con meno di 18 anni, studenti e persone in gruppo con almeno 15 partecipanti: 3 €

Infine con 8 € è possibile acquistare un biglietto che, oltre al castello di Lusuolo, consente di visitare il museo dell’emigrazione, presente in alcune stanze dello stesso castello, nonché l’archivio Museo della famiglia dei Malaspina di Mulazzo.

Servizi

Nel castello è presente una sala convegni, attrezzata, con 100 posti disponibili.

Info: 353 3831233 e-mail: info@museogenteditoscana.it

Avvertenze

Il castello di Lusuolo presenta scale e quindi la sua visita potrebbe risultare difficoltosa per disabili con problemi di deambulazione.

Agli animali da compagnia non è interdetto l’accesso al castello.

Castello di Filattiera

Sulla sponda sinistra del fiume Magra, la parte alta di Filattiera ben si prestava a controllare un’ampia parte di territorio.

Un luogo dal quale tener d’occhio ogni movimento commerciale o tipo di minaccia interessante la piana sottostante attraversata dalla via Francigena e dal corso del fiume Magra.

In virtù di questa caratteristica, quando ne entrarono in possesso gli Estensi, il luogo, conteso, aveva già subito diversi domini, quello romano, quello bizantino, e quello longobardo (del resto il toponimosembra derivare dal greco fulacterion= fortificazione).

Giudicando inadatto il pre esistente castello bizantino denominato di San Giorgio, gli Estensi, nel XII secolo, ne fecero edificare uno nuovo dotato di fossato e ponte levatoio.

Pochi decenni dopo l’edificio passò di mano: gli Estensi lo cedettero infatti ai Malaspina con i quali erano imparentati attraverso la comune discendenza dalla famiglia longobarda degli Obertenghi.

Nei secoli successivi il castello suscitò il desiderio di possesso di molte signorie: il granducato di Milano, quello di Firenze e quello di Parma che lo tenne fino all’unità d’Italia.

Visitare il castello di Filattiera

Il castello di Filattiera è privato ma, telefonando, il lunedì mattina, al numero 0187457301 (Comune di Filattiera) è possibile concordare una visita e così come quello di Pontremoli e di Gragnola è uno dei castelli della Lunigiana che vengono concessi in uso per eventi e matrimoni.

Coordinate utili a raggiungere il castello di Filattiera

Queste sono le coordinate geografiche del Castello di Filattiera: 44.33166, 9.93687

In aderenza allo stesso poi c’è un’ampia piazza nella quale risulta possibile parcheggiare.

Castello di Malgrate

Il castello di Malgrate fu costruito nel XIV, secolo dalla famiglia Malaspina che attraverso il possesso dello stesso e di quello di Virgoletta che lo fronteggia poteva, in tal modo, controllare l’intera valle sottostante, quella attraversata dal torrente Bagnone.

Allo stesso modo l’altura sulla quale è posizionato il castello consentiva il controllo di quelle che, al tempo, erano due importanti arterie, sulle quali si muovevano mercanti, pellegrini ma anche eserciti: la Via francigena e la Via del volto Santo.

Il castello di Malgrate, benché si ipotizzi la preesistenza di una più antica costruzione difensiva, venne assumendo l’aspetto di castello nel XIV secolo, quando questo territorio venne assegnato ereditariamente ad uno dei cinque figli di Niccolò I, marchese di Filattiera.

Per comprendere cosa ne suggerì l’edificazione bisogna sapere che malgrado che in quel periodo i Malaspina fossero all’apice della loro potenza, non dormivano sogni tranquilli.

Tutto ciò è testimoniato da più di un aspetto:

  • Bagnone, Treschietto, Apella, Comano, Castevoli, Verrucola, Casola, Viano e Minucciano di Garfagnana, furono tutti dotati di una struttura militare quali tasselli di un articolato sistema difensivo.
  • Il castello di Malgrate fu predisposto anche per consentire ai suoi abitatori di asserragliarsi e resistere nel malaugurato caso che truppe nemiche fossero riuscite a superare le sue mura. Infatti oltre al fossato ed al ponte levatoio un ulteriore elemento architettonico significativo dello stato d’animo dei signori del tempo è rappresentato dalla sua torre piombante alta 25 metri. La stessa venne realizzata con un intento che emerge chiaramente constando che al suo interno trovano posto sei camere sovrapposte e irraggiungibili da eventuali assalitori. Queste sono infatti collegate da botole attraverso le quali, solo per il tempo strettamente necessario a scendere o a salire, venivano posizionate delle scale retrattili.

Purtroppo fra i castelli della Lunigiana quello di Malgrate è stato il più frequentemente soggetto a saccheggi e dei sui arredi originari, oggi, nulla è rimasto.

Altre info in merito al Castello di Malgrate sono presenti in: Castello di Malgrate – Wikipedia ed ancor più sul sito dedicato alla valorizzazione dei castelli della Lunigiana: Storia Castello di Malgrate | Istituto Valorizzazione Castelli – Castelli della Lunigiana

Orari:

Maggio e giugno: sabato, domenica e festivi dalle 15 alle 18:00. In Luglio, Agosto e Settembre l’orario di visita viene esteso ed il castello, nei soliti giorni, può essere visitato anche dalle 10:00 alle 12:00

Costo del biglietto, info e prenotazioni

Biglietto unico a € 2. Per info e prenotazione visite: telefonare al comune di Villafranca in Lunigiana Telefono: 0585 816524

Servizi

Il castello dispone di una sala attrezzata con 60 posti che viene concessa per convegni e manifestazioni di particolare interesse.

Castello di Malgrate: come arrivarci

Al castello di Malgrate si accede appena oltrepassata la porta che conduce al paese. All’esterno della porta c’è un ampio parcheggio e le coordinate del castello sono le seguenti: 44.31402, 9.96987

Castello di Terrarossa

Quello che Fabrizio Malaspina fece costruire a Terrarossa nel XVI secolo, con funzioni residenziali ed amministrative ha più le caratteristiche del palazzo fortificato che quelle del castello.

In realtà è un ibrido, una costruzione a impianto gentilizio che, pur non trascurando gli aspetti difensivi e di controllo del territorio, riesce però a conciliarli, con la presenza di ampi saloni, appartamenti e cortili ( trattasi infatti di 43 vani distribuiti su di una superficie di circa 1.250 metri quadrati).

Servizi del castello di Terrarossa

Il castello di Terrarossa dispone di una sala convegni attrezzata con cento posti a sedere.

Coordinate geografiche del Castello di Terrarossa

Facilmente raggiungibile, si affaccia direttamente sulla strada statale 62 e dispone di un ampio parcheggio accessibile anche a chi è portatore di disabilità motorie.

Le coordinate del Castello di Terrarossa sono: 44.23169, 9.96455

Un approfondimento relativo alla storia del Castello di Terrarossa è ottenibile consultando la pagina dell’istituto preposto alla valorizzazione dei castelli della Lunigiana: Storia Castello di Terrarossa | Istituto Valorizzazione Castelli – Castelli della Lunigiana

Castello di Monti

Il castello di Monti sorse per volontà degli Estensi che per meglio difendere i loro territorio d’oltre appennino ritennero opportuno dotarsi di una struttura capace di controllare la viabilità anche sul versante lunigianese.

Ancor oggi è possibile condividere questa loro visione affacciandosi alla terrazza del castello e dominando da lì l’intera Lunigiana nella cornice formata da Alpi Apuane ed appennino Tosco Emiliano.

In seguito il castello ha cambiato diversi proprietari ed ha subito altrettante ristrutturazioni.

Nel XVI secolo i Malaspina che ne sono tuttora proprietari, lo adattarono a dimora signorile e lo arricchirono di mobili, arredamenti, arazzi e monumentali camini tuttora presenti.

In questo apprezzabile filmato, dedicato al Castello di Monti, il proprietario, intervistato, ne racconta la storia:

castello di Monti

Visite al castello di Monti

Il castello di Monti può essere visitato nei seguenti giorni: Aprile – 8, 10, 23, 25, 30. Maggio – 1, 14, 28 Giugno – 2, 4, 25 Luglio – 2, 9, 14, 21, 28 Agosto – 4, 6, 11, 15, 18, 20, 25 Settembre – 10, 24 Ottobre – 8, 15, 22, 31 Novembre – 1, 26 Dicembre – 8, 10

Per poter accedere alla visita è obbligatoria la prenotazione da effettuarsi chiamando 3318866241 e 3663712808.

Costo del biglietto

Le visite saranno effettuate in compagnia di una guida del gruppo Sigeric ed il loro costosarà di 10 € a persona. I minori di 6 anni non pagano mentre i ragazzi di età compresa fra i 6 ed i 17 anni pagano soltanto 6 €.

Inoltre hanno diritto ad entrare gratuitamente i soggetti sotto elencati:

  • le guide turistiche dell’Unione europea, purché munite di licenza.
  • portatori di handicap unitamente ad altro parente accompagnatore o altra persona in grado di dimostrare la propria appartenenza a servizi di assistenza socio-sanitaria.

Come raggiungere il castello di Monti

Queste sono le coordinate geografiche relative al castello Malaspina di Monti: 44.25138, 10.00331. In prossimità del castello ci sono spazi presso i quali è possibile parcheggiare l’automobile.

Castello della Verrucola a Fivizzano

Il castello della Verrucola fu costruito per volere della famiglia Bosi nell’XI secolo, al fine di esercitare il controllo di un valico strategico detto dell’Ospedalaccio.

Nel 1300, l’impianto iniziale venne ampliato ed affiancato da possenti torri, su impulso del suo nuovo proprietario, Spinetta Malaspina. Ma i Malaspina non erano una famiglia tranquilla e…

…nel 1418 il castello fu teatro di un cruento fatto di sangue.

Due figli illegittimi di Azzolino Malaspina, per rendere più rapido l’accoglimento dei loro diritti ereditari, sterminarono, a colpi di scure, l’intera famiglia di Bartolomeo Malaspina, signore della Verrucola, prendendone il posto.

Oggi, questo è uno dei due castelli della Lunigiana destinati a contenere opere di artisti.

Infatti, uno è il castello di Castevoli, in cui sono esposte sculture e quadri di Loris Nelson Ricci, artista lunigianese mentre il Castello della Verrucola è proprietà dello sculture Pietro Cascella che, in uno degli ampi saloni aperti al pubblico, ha allestito il suo atelier nel quale sono presenti molte delle sue creazioni.

Visitare il Castello di Verrucola

Orario visite: su appuntamento da concordare telefonando al +39 366 38320982

Come raggiungere il castello di Verrucola

Verrucola è un borgo che si trova, poco dopo Fivizzano, sulla SS63, quella che conduce al Passo del Cerreto.

Il breve percorso che conduce al castello presenta qualche difficoltà per coloro che hanno disabilità motorie.

Le coordinate del castello sono le seguenti: 44.24273, 10.13487.

Castello dell’Aquila

Nel XIII secolo, la famiglia dei Bianchi d’Erberia, già presente con alcuni altri castelli della Lunigiana e signori del vicino Monte dei Bianchi, decise di dotarsi di un proprio castello e, per farlo, scelse il colle soprastante all’allora importante borgo di Gragnola.

Un illuminato governo, culminato nella redazione di autonomi statuti, nel 1410, non fu sufficiente ad impedire che, pochi decenni dopo il castello andasse ad arricchire il novero dei possedimenti malaspiniani.

E sicuramente non fu immotivata la loro determinazione nel rafforzarne, come in realtà fecero, le difese.

A confermarlo il ritrovamento, pochi anni or sono, dello scheletro di un milite morto perché trafitto da una freccia.

Oggi il castello è proprietà di privati ma aperto alle visite di quanti desiderino godere del panorama, dei suoi cortili, del suo ricco arredamento e dei suoi ampi saloni.

Il castello, privato, offriva ospitalità ed era disponibile anche per cerimonie ed eventi culturali.

Ora è temporaneamente chiuso a seguito cambio di proprietà: verrà riaperto a breve.

Come raggiungere il castello dell’Aquila di Gragnola

coordinate geografiche: 44.19500, 10.11271

Fortezza della Brunella ad Aulla

La fortezza della Brunella differisce dagli altri castelli della Lunigiana perché, sorta in un momento in cui si stava scoprendo la potenza delle armi da fuoco, fu strutturata con particolare attenzione alla robustezza delle sue mura.

Si tratta infatti di una massiccia struttura militare, costruita nel XVI secolo sopra un’altura rocciosa soprastante la confluenza del fiume Magra con il torrente Aulella.

Questo fortilizio venne commissionato da Jacopo Ambrogio Malaspina ad Antonio Sangallo, un architetto specializzato in sistemi difensivi capaci di resistere ad eserciti che, abbandonate lance, archi e frecce, attaccavano muniti delle nuove devastante armi: i cannoni.

Acquistata, in seguito, da Giovanni delle Bande Nere, fu da questi rivenduta dopo breve tempo agli stessi Malaspina, facendo emergere nell’occasione un ulteriore aspetto della sua complessa personalità.

Infatti, nella vendita realizzò un buon guadagno testimoniando così di non essere solo un coraggioso condottiero ma anche un valido affarista.

Trasformata nel XX secolo in propria dimora da una coppia di colti coniugi inglesi, Aubrey Waterfield (vedi: Mrs Aubrey Waterfield | Arts Council Collection) e Lina Gordon Duff, oggi la Fortezza della Brunella è di proprietà del comune di Aulla, ospita il Museo di storia naturale ed è aperta al pubblico.

Telefono353 383 1233

Come raggiungere la fortezza della Brunella

Coordinate geografiche della fortezza della Brunella: 44.20920, 9.97235

Visitare la Fortezza della Brunella

La fortezza della brunella è visitabile con l’accompagnamento delle guide di Sigeric, secondo i prezzi ed il calendario sotto esposto:

Prezzo intero 6€
Prezzo ridotto 3€ (over 65, under 18, studenti, gruppi oltre le 15 unità)
Gratuito (bambini fino a 5 anni, residenti Comune di Aulla)

Per il periodo Aprile – Maggio, la Fortezza è aperta al pubblico SABATO, DOMENICA E FESTIVI: dalle 15:00 alle 18:00.
Visite guidate ogni 45 minuti.

Per il mese di Giugno la Fortezza è aperta al pubblico SABATO, DOMENICA E FESTIVI: al mattino dalle 10:00 alle 12:30 pomeriggio dalle 16:00 alle 18:30.
Visite guidate ogni 45 minuti.

Per il mese di Luglio  la Fortezza è aperta al pubblico TUTTI I GIORNI: al mattino dalle 10:00 alle 12:30.
SABATO, DOMENICA E FESTIVI: al mattino dalle 10:00 alle 12:30 pomeriggio dalle 16:00 alle 18:30.
Visite guidate ogni 45 minuti.

Per il mese di Agosto la Fortezza è aperta al pubblico TUTTI I GIORNI: al mattino dalle 10:00 alle 12:30, al pomeriggio dalle 16:00 alle 18:30.
Visite guidate ogni 45 minuti.

Per il mese di Settembre la Fortezza è aperta al pubblico SABATO, DOMENICA E FESTIVI: al mattino dalle 10:00 alle 12:30 e al pomeriggio dalle 16:00 alle 18:30. La Fortezza è aperta al pubblico nelle giornate del 1-4-5-6-7-8-11-12-14-15:  al mattino dalle 10:00 alle 12:30
Visite guidate ogni 45 minuti.

Per il mese di Ottobre la Fortezza è aperta al pubblico SABATO, DOMENICA E FESTIVI: al pomeriggio 15:00-18. Visite guidate ogni 45 minuti.

Per il mese di Novembre la Fortezza è aperta al pubblico nelle giornate del 1 e domenica 18 :dalle 14:00 alle 16:30.
Visite guidate ogni 45 minuti.

Per il mese di Dicembre 2023 la Fortezza è aperta al pubblico DOMENICA E FESTIVI: dalle 14:00 alle 16:30 .
Visite guidate ogni 45 minuti.

Castello di Fosdinovo

Il castello di Fosdinovo si erge su un crinale a controllo di un passaggio obbligato che collegava la costa alle valli della Lunigiana.

Era quindi utile ad approntare difese ma, allo stesso modo, a consentire la riscossione di pedaggi e gabelle gravanti sugli interscambi di sale e farina.

In un periodo in cui la struttura della chiesa non era estranea a queste opportunità terrene, tale edificio sorse per volontà del vescovo di Luni che, al tempo, governava una larga parte di territorio comprendente l’odierna Lunigiana ma anche i territori costieri, le 5 terre, la Val di Vara ed una buona parte della lucchesia.

A conclusione di un periodo in cui le minacce armate si erano alternate a tentativi di pacificazione fra il Vescovo di Luni e la più potente famiglia locale, i Malaspina, non senza rammarico, questo castello venne ceduto al rappresentante di questi ultimi: Spinetta Malaspina.

Da allora, salvo un breve periodo fra la fine del ‘700 e la seconda metà dell’800, in cui la famiglia venne espropriata ed il castello vide succedersi nell’occupazione persone estranee al casato, i Malaspina ne hanno sempre mantenuto il possesso.

Nel castello, perfettamente conservato, mobili, affreschi, suppellettili, tutto parla di questa famiglia.

E quando si dice tutto non lo si fa per enfatizzare: i Malaspina hanno lasciato anche un loro avo nel maniero.

Infatti, a differenza di tutti gli altri castelli della Lunigiana, qui c’è anche il fantasma.

Sono in molti ad affermare che, tuttora nelle notti di tempesta, fra saloni e corridoi, si va aggirando Bianca Maria Aloisia Malaspina, morta di dolore perché segregata dal suo severo genitore che mal tollerava di coglierla spesso in confidenza con un umile stalliere.

Ulteriori info sul castello di Fosdinovo sono ricavabili dal sito dell’istituto di valorizzazione dei castelli della Lunigiana: Storia Castello Malaspina di Fosdinovo | Istituto Valorizzazione Castelli – Castelli della Lunigiana

Visitare il castello di Fosdinovo

Il castello di Fosdinovo è, oggi, un’abitazione privata, visitabile su prenotazione.

Costo visita al castello di Fosdinovo

Adulti € 6 Bambini € 4

Come raggiungere il castello di Fosdinovo

Il castello di Fosdinovo raggiungibile alle seguenti coordinate geografiche: 44.13613, 10.01931, dispone di parcheggio gratuito accessibile anche ai disabili.

Castello di Bastia

Il Castello di Bastia, venne fatto erigere dai Malaspina nel XIII secolo per sorvegliare la sottostante valle del Taverone.

Assiso sulla cresta di un contrafforte trovava nella conformazione del luogo una protezione tale che, al tempo, faceva sì che venisse ritenuto inespugnabile.

Peraltro anche il suo massiccio aspetto trasmette, tutt’oggi, un senso di solida sicurezza, con le sue quattro massicce torri posti presso ogni angolo della cinta muraria trapezoidale.

Oggi il castello è posseduto da privati che dato disponibilità a renderlo accessibile al pubblico, seguendo un calendario concordato con il gruppo di guide di Sigeric.

Sul sito dell’istituto valorizzazione dei castelli della lunigiana c’è una ricca scheda relativa alla storia del castello di Bastia: Il castello della Bastia di Licciana Nardi e gli intrighi di Anna Malaspina | Istituto Valorizzazione Castelli – Castelli della Lunigiana.

Coordinate del castello di Bastia

Di seguito le coordinate geografiche utili a raggiungere il castello di Bastia: 44.26404, 10.04672

Visite al Castello di Bastia

Il castello di Bastia, in questo 2023, sarà aperto e visitabile nei giorni: 25 Aprile, 2 Giugno, 24 Settembre, 15 Ottobre e 1 Novembre.

Le visite saranno effettuate con l’ausilio di una guida del gruppo Sigeric, secondo le indicazioni di seguito riportate.

  • Ritrovo: all’ingresso del Castello, Licciana Nardi (MS). Per raggiungerlo indicare sul navigatore l’indirizzo “Via Bastia 32, Bastia di Licciana Nardi”
  • Tariffe: € 10 adulti, € 6 minorenni (6-17 anni) e studenti universitari muniti di documento attestante il loro percorso di studi
    Gratuito per le seguenti categorie: bambini al di sotto dei 6 anni; guide turistiche dell’Unione Europea munite di licenza (vedi circolare n.20/2016 DG-Musei); portatori di handicap e ad un loro familiare o ad altro accompagnatore che dimostri la propria appartenenza a servizi di assistenza socio-sanitaria.
  • Il Castello è Pet Friendly

Castello Malaspina di Tresana

Come molti altri castelli della Lunigiana anche quello di Tresana apparteneva alla famiglia Malaspina.

I Malaspina dello spino secco: quelli che nella spartizione verificatasi fra i due rami malaspiniani, avevano mantenuto il controllo dei possedimenti presenti sulla sponda destra del fiume Magra.

La sua parte più antica ma anche quella che più rende evidente la funzione attribuitagli è rappresentata dalla torre eretta fra il 1200 ed il 1400.

Infatti, già all’interno di una struttura realizzata su un’altura, questa si innalza per ulteriori 27 metri, tali non solo da consentirne una facilitata difendibilità ma anche da rendere agevole, a chi la occupava. il controllo su un’ampia parte di territorio.

L’inimicizia con il papa, scoppiata alla fine del XVI secolo, sicuramente non aiutò i proprietari del castello a trascorrere una vita tranquilla.

Infatti i Malaspina vennero, prima multati e poi, poichè recalcitranti a pagare, scomunicati.

In tal modo si ridussero di molto le loro possibilità di stringere alleanze e quando il popolo insorse non ebbero la capacità di fronteggiarlo.

I tumulti furono tali da costringerli ad abbandonare il feudo che, subito, i vicini pontremolesi occuparono per conto della Spagna, cui poi fecero seguito un controllo dei fiorentini che lo acquistarono ed, infine, quello francese sostenuto dalle baionette napoleoniche.

Peraltro non si possono negare valide ragioni al papa che originò tutto ciò.

Quest’ultimo era infatti contrariato perché i Malaspina, dopo aver ottenuto dall’imperatore la possibilità di battere moneta, avevano affiancato a quella legale un’attività meno lecita contraffacendo le monete altrui, fra le quali quelle dello stato Vaticano che ne ebbe un gran danno.

Oggi il castello è privato ma visitabile telefonando ad uno dei seguenti numeri: 335 6773926 – 0585 811646

Il Castello di Castiglione del Terziere

Castello di castiglione del Terziere

Il Castello di Castiglione del Terziere assunse questo nome solo nel 1275, a seguito di una spartizione ereditaria.

Alberto Malaspina di Filattiera, che ne divenne proprietario, aveva due fratelli e, secondo l’uso longobardo che prevedeva una ripartizione fra tutti i figli maschi, ebbe diritto ad una terza parte di eredità.

A lui spettò il castello che divenne “del terziere” per dar conto di questa suddivisione.

Trattasi di una delle più antiche fra le costruzioni difensive erette in Lunigiana.

Molto probabilmente la sua prima edificazione avvenne intorno all’ VII secolo, ad opera dei bizantini che in tal modo potevano controllare i movimenti lungo la sottostante via Francigena.

Questi ultimi, subentrati all’impero romano ma incalzati dalla pressione longobarda fortificarono una serie di punti strategici a protezione dei possedimenti di Luni, utili a garantire loro la possibilità di sorvegliare le principali componenti del reticolo viario lunigianese.

Quando, malgrado questi accorgimenti, i Longobardi entrarono in Lunigiana, quel territorio venne assegnato ad una nobile famiglia, quella dei Corbellari, che sulle vestigia del vecchio edificio ne eresse uno nuovo che dalla stessa prese il nome: castello dei Corbellari.

A questi poi, nel tempo, successero proprietari diversi:

  • 1202 i Malaspina
  • 1321 Castruccio Castracani, condottiero e signore di Lucca
  • 1351 Feudo autonomo sotto Franceschino Malaspina Capitano di Guerra della Repubblica Fiorentina, Podestà di Milano e Visconte di Luni
  • 1451 sotto la signoria di firenze divenne sede del capitanato di giustizia Fiorentino in Lunigiana. Durante questo periodo il castello fu progressivamente modificato per meglio rispondere alla sua nuova funzione: residenza per i magistrati e funzionari della Signoria. Ed è in questo periodo che venne realizzato l’importante salone delle udienze nel quale tutt’oggi desta meraviglia il grande camino rinascimentale che ne enfatizza la bellezza.
  • 1969 Loris Jacopo Bononi, acquistandolo, lo ha sottratto allo stato di abbandono in cui era stato lasciato negli ultimi tre secoli.

Nei successivi dieci anni, lo stesso si è impegnato poi in un’attenta opera di recupero, riguardante la struttura ed anche la parte ancora esistente della cinta muraria , fiancheggiata da un’alta torre di guardia.

Infine, al suo interno, riarredato con mobili d’epoca, sono stati creati una importante biblioteca ed un archivio storico. Un luogo in cui ora si riuniscono i soci del centro di studi umanistici “Niccolò V”.

Il castello, privato, è oggi visitabile previa prenotazione: Via del Borgo, 1 Castiglione del Terziere (MS)
+39 347 000 4486- castellodelterziere@gmail.com

Coordinate utili a raggiungere il castello di Castiglione del terziere44.29434; 9.99091

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