Fivizzano

Fivizzano: Piazza Medicea in una vecchia foto.

Fivizzano: una vecchia foto di piazza Medicea

Fivizzano era in origine un piccolo insediamento a margine di quello che era il vero centro politico ed amministrativo su questo territorio: Verrucola.

Fivizzano: città di mercanti

Fortezza e borgo della Verrucola

Quest’ultimo a breve distanza da Fivizzano, 1 Km, è costituito da un abitato in pietra ad impianto medievale intorno ad un castello perfettamente recuperato e visitabile che fatto realizzare dalla famiglia Bosi passò successivamente ai Malaspina.

Il cambiamento, con sovvertimento dei ruoli fra queste due località avvenne con l’uscita dalla circoscritta economia del baratto e l’affermarsi in sua vece quella dello scambio mercantile.

Fivizzano inizialmente era infatti il luogo deputato ad ospitare il mercato, sia perché offriva spazi più ampi da utilizzare a tale scopo ma anche perché quella svolta dai mercanti era, al tempo, ritenuta un’attività volgare, poco adatta a svolgersi in prossimità del castello del feudatario.

Ancor più, in tale ruolo, trasse impulso dalla sua collocazione che lo vedevano circondato da numerose repubbliche e signorie (Repubblica di Lucca, Repubblica di Genova, Ducato di Massa, Principato di Carrara, Ducato di Parma, Ducato di Modena e Marchesato di Fosdinovo) che trovarono conveniente eleggerlo a luogo in cui intrattenere relazioni commerciali e dar corso agli scambi.

La città è collocata all’interno di un contesto naturale ricco e paesaggisticamente bello talché ben due sono i Parchi che la comprendono: il Parco nazionale dell’Appennino Tosco Emiliano ed il Parco Naturale Regionale delle Alpi Apuane.

Il dominio dei Medici a Fivizzano

Dal punto di vista architettonico, invece, questo luogo deve molto al dominio dei Medici, talché, come ebbe a scrivere il giornalista Carlo Caselli, che nel XIX secolo percorse la Lunigiana a dorso di mulo: “(Fivizzano) per la sua tradizione artistica, per il sapere, per l’anima e il costume, si può considerare come la Firenze di Lunigiana” (vedi Lunigiana ignota di Carlo Caselli, pag. 122).

L’aspetto che i Medici curarono per primo fu quello difensivo, cosa logica in un tempo in cui nessuno si sentiva sicuro nei suoi possessi.

Porta fiorentina a Fivizzano

Affidatisi al più esperto architetto di edilizia militare del tempo, Antonio sangallo, cinsero Fivizzano attraverso una possente cerchia di mura.

Nella stessa vennero inglobate le mura preesistenti che avevano avuto modo di mostrare la propria inadeguatezza di fronte alle scorrerie dell’esercito spagnolo di Carlo V.

Non di meno distribuirono lungo le stesse ben dieci pezzi di artiglieria e lasciarono aperti per l’ingresso in città solo due varchi: porta Modenese e porta Fiorentina.

Questo consentiva un controllo puntuale su tutti i movimenti in entrata ed in uscita da Fivizzano, garantendo in tal modo una sicurezza assoluta a quanti l’abitavano.

Una città in cui la sicurezza ha portato anche benefici indiretti

Quest’ultimo aspetto contribuì molto a rendere ancor più bella la città.

Infatti attratti da questo senso di sicurezza non furono poche le famiglie benestanti che elessero Fivizzano a loro luogo di residenza erigendovi anche palazzi importanti: Palazzo Fantoni, Palazzo Cojari, Palazzo dei capitani della Repubblica Fiorentina, oggi palazzo civico.

Questi andarono ad affiancarsi a opere preesistenti quali ad esempio: il complesso degli Agostiniani, con la chiesa di san Giovanni degli Agostiniani ed oggi anche l’attiguo museo, la Chiesa prepositurale dedicata ai Santi Jacopo e Antonio, l’oratorio di S. Carlo.

palazzo Fantoni a Fivizzano

E a farci rimpiangere lo spirito di un tempo in cui le classi dirigenti ambivano far sì che il senso dell’utile non fosse mai disgiunto da quello del bello, c’è la monumentale fontana di Piazza Medicea, iniziata sotto il Granduca fiorentino Ferdinando II e conclusa da Cosimo III che gli era succeduto.

Delfini in marmo della fontana di piazza Medicea a Fivizzano

Pensare che gli abitanti di Fivizzano, che al tempo ne era priva, chiedevano solo di avere l’acqua.

Per dar loro soddisfazione sarebbe stata sufficiente eseguire una canalizzazione con una semplice fonte al suo termine, in un punto appartato del borgo.

Invece vennero chiamati uno scultore ed un artista del ferro che si dimostrarono all’altezza del compito.

Ancora oggi chi va a Fivizzano può bere in questa artistica fontana.

La ringhiera in ferro battuto lascia libero l’accesso agli scalini in arenaria che conducono alla maestosa vasca, anch’essa in arenaria, sovrastata da una figura grottesca e ornata da quattro sculture in marmo bianco rappresentanti altrettanti delfini cui si accompagnano altrettante conchiglie.

Il museo della stampa e quello degli oggetti religiosi

Infine due luoghi di sicuro interesse sono rappresentati da:

  • Il museo della stampa, contenente torchi, incunaboli e molte delle antiche attrezzature nonché il prototipo di quelle che poi diventarono le macchine da scrivere. Il museo è dedicato a Jacopo da Fivizzano che, in un alternarsi fra Venezia e questo suo luogo natio, fu pioniere nell’utilizzo dei caratteri mobili, in Italia.
  • Il Museo di San Giovanni in Fivizzano ospitante una ricca collezione di arredi liturgici, di dipinti e sculture provenienti da edifici religiosi del territorio. Al suo interno c’è anche il monumento funebre in marmo, realizzato nel 1529, contenente le spoglie di frate Leonardo Vallazzana. In realtà costui nulla fece di meritorio ma divenne ugualmente famoso perché assolse all’ingrato compito di leggere la scomunica inviata da Papa Alessandro VI a Savonarola.

Fivizzano è cittadina che merita una visita. Ancor più in occasione della rassegna “Sapori” che, quest’anno si terrà dal 2 al 4 giugno e dove sarà possibile degustare molte delle specialità prodotte in Lunigiana o della storica disfida degli arcieri che si tiene, ogni anno, nel mese di luglio ma della quale non abbiamo ancora la data precisa.

Disfida degli arcieri a Fivizzano

Se trascorrerete le vostre vacanze all’Eremo Gioioso, sarete in condizione di raggiungere Fivizzano in ca. 40 minuti.

Sapori: rassegna gastronomica a Fivizzano
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