Cinque Terre: informazioni utili a chi intende visitarle
- Come raggiungere le 5 terre
- Le Cinque Terre
- I 5 borghi che danno origine al nome 5 Terre
- Trattorie e ristoranti nelle 5 terre

Cartina delle 5 terre

Quanto è lontana la Toscana dalle 5 terre? Questa é una delle domande che talvolta ci viene posta da molti di coloro che sono in procinto di prenotare.
La risposta è semplice: la Toscana è grande ma la Lunigiana, questa porzione di Toscana confinante con la Liguria, si trova a breve distanza dalle 5 terre ed è luogo particolarmente adatto per chi intenda visitarle.
Chi ha scelto gli appartamenti dell’Eremo Gioioso, per trascorrere lì le proprie vacanze, può raggiungere le cinque terre in circa un’ora, sia che si muova in auto come se invece prediliga il treno.
Nell’immagine a fianco è indicata la distanza ed il tempo necessario a raggiungere le 5 terre in auto, ma questa non è l’unica possibilità ed, a parere nostro neppure la migliore
Di seguito quindi esponiamo le varie alternative in modo che ciascuno possa valutare quella che meglio si confà alle sue esigenze.
Per dubbi e/o ulteriori dettagli comunque non esitate a contattarci allo 01871825591.
Come raggiungere le 5 terre
Alle Cinque Terre in bicicletta

Raggiungere le 5 terre in bicicletta è una possibilità riservata solo a fisici allenati, perché il percorso è caratterizzato da tratti in salita non banali.
In realtà esiste anche una possibilità diversa: quella offerta dal gruppo di guide di Sigeric.

Alle 5 Terre in moto o in auto
In moto: mezzo ideale per destreggiarsi nel traffico ed immergersi appieno nel paesaggio. Poi per il parcheggio un po’ più vicino od un po’ più distante…con la moto lo si trova.
In auto: opzione sconsigliata soprattutto in piena stagione: strada congestionata e parcheggio riservato solo a pochi fortunati.
Posti auto disponibili e costo del parcheggio alle cinque terre:
- Riomaggiore 170 posti auto € 3,50/ora, € 35/giorno
- Manarola 70 posti auto € 2,50/ora, € 20/giorno
- Corniglia 60 posti auto € 2,50/ora, € 20/giorno
- Vernazza 90 posti auto € 2,00/ora, € 15/giorno
- Monterosso 400 posti auto € 2,50/ora, € 25/giorno

Alle 5 Terre in treno
Ci sono treni durante tutta la giornata, questo ad esempio, consente di conciliare il meglio di quanto possono offrire le affollate 5 terre con la pace ed ritemprante riposo dell’Eremo Gioioso.


La Cinque Terre Card Treno da anche diritto a:
- percorrere gli unici due sentieri a pagamento all’interno dell’area del Parco nazionale delle 5 Terre,(da Monterosso a Vernazza e da Vernazza a Corniglia)
- utilizzare gratuitamente i servizi di bus navetta ATC all’interno del parco
- utilizzare gratuitamente la rete wi-fi del Parco ed i servizi igienici presenti nei Comuni di Riomaggiore, Vernazza e Monterosso (per in NON possesori il costo è di 1 euro)
- ad ottenere la riduzione sul prezzo del biglietto in tutti i musei civici della Spezia (Amedeo Lia, Castello San Giorgio, CAMeC, Sigillo, Palazzina delle Arti, Etnografico, Diocesano).
La carta viene proposta con periodi di fruizione di 1,2 e 3 giorni al seguente costo per gli adulti: 18,20 euro carta valida per 1 giorno, 33 euro carta valida per 2 giorni, 47 euro carta valida per 3 giorni.
La carta può essere acquistata presso le stazioni ferroviarie, presso gli info point presenti all’interno del Parco oppure online sul sito:
Alle 5 Terre in battello
Giungendo a La Spezia utilizzando l’autostrada, una soluzione apprezzabile può essere quella di lasciare l’auto presso il parcheggio di scambio Palasport (gratuito, in prossimità del primo semaforo che si incontra entrando in città) e raggiungere molo Italia, punto di imbarco dei battelli, con l’autobus della Linea 1 (discesa in piazza Chiodo a ca. 50 metri dal molo).
Per orari e prezzi: Navigazione Golfo dei Poeti – Visitare le Cinque Terre dal mare

Le Cinque Terre

8 Km quadrati di superficie, 18 Km di costa, centinaia di muretti a secco, una fitta rete di sentieri fra i quali la Via dell’amore, un tracciato costiero scavato nella roccia, e cinque borghi incantevoli: Riomaggiore, Manarola, Corniglia, Vernazza e Monterosso.
Questi cinque caratteristici antichi borghi marinari che occupano un tratto, per lo più roccioso, della costa di levante della Liguria.
Quello delimitato ad est dal Golfo dei Poeti, quello di La Spezia che va da Lerici ae Portovenere, ed a Ovest dalle ultime spiagge di Monterosso.
Irti sulla scogliera come lo sono Corniglia e Manarola, con pur ripido ma non strapiombante declivio come Riomaggiore o direttamente affacciati sul mare come Vernazza e Monterosso, tutti cinque sono in grado di suscitare emozioni profonde.

Gruppi di case addossate l’una all’altra ma con colori diversi per consentire all’uomo di mare in rientro di distinguere la propria e rasserenarsi ancor prima di attraccare.
Circondate da un paesaggio pressoché unico, dove le alture soprastanti sono attraversate da una fitta serie di sentieri e caratterizzate da un susseguirsi infinito di muretti a secco.
Una tavolozza di colori, declinati in varie sfumature che, presente tanto nei borghi quanto sul territorio che li contiene, si armonizza ed opera un felice contrasto con l’azzurro delle acque e del cielo che fanno loro da cornice.
Alle 5 terre, fino a non molto tempo fa la popolazione locale ha vissuto in una condizione di relativo isolamento.
A far sì che ciò avvenisse contribuiva il fatto che il territorio era attraversato da sentieri ma privo di importanti collegamenti viari ed ospitava quindi famiglie che traevano di che vivere esclusivamente esercitando la propria attività in ambito locale.
In primis la pesca ed un’agricoltura, non a caso definita eroica.
Infatti quest’ultima veniva esercitata strappando terra alle alture soprastanti attraverso terrazzamenti sostenuti da quella miriade di muretti già precedentemente menzionata.
Da alcuni decenni invece, complice una sempre più generalizzata sensibilità verso la bellezza paesaggistica e Internet che ha aiutato a diffondere immagini riproducenti questi luoghi, tutto è cambiato.
Quella che in passato veniva vissuta come una minaccia, l’invasione da parte di popolazioni straniere, è andata trasformandosi in un’opportunità e le 5 Terre sono diventate meta di milioni di turisti provenienti da ogni parte del mondo.
Ed è così che invece delle torri e dei fortilizi eretti a scopo di difesa, in particolare nei confronti delle temute incursioni saracene, oggi, con grande rispetto del territorio, tutto il costruito è stato recuperato e destinato ad attività di accoglienza e ristoro.

I 5 borghi che danno origine al nome 5 Terre
Riomaggiore
Riomaggiore è il primo borgo che incontra chi proviene da est (da la Spezia).
E’ anche il più antico fra i 5 borghi che danno nome a questo territorio.
Le prime misere casupole di pescatori apparvero qui nel VII secolo ed il borgo si ingrandì nell’VIII accogliendo una imbarcazione di profughi che, perseguitati in Grecia, per dissensi religiosi si erano messi in mare alla ricerca di un luogo più pacifico ed accogliente.
Forse in quella vicenda era racchiuso un destino di accoglienza.
Oggi, infatti, sia pur spinti da motivi molto più piacevoli, sono milioni gli stranieri che vengono accolti a Riomaggiore.

Cosa vedere a Riomaggiore
La chiesa di San Giovanni Battista è un edificio in stile neogotico fatto realizzare nel 1340, dal Vescovo di Luni, Antonio Fieschi.
Costui infatti governava l’intera Lunigiana, oggi territorio esclusivamente toscano ma che al tempo, comprendeva anche le 5 terre.
La chiesa si trova nella parte alta del paese ed è affacciata su una piazza che consente di gettare lo sguardo sull’intero borgo sottostante.
La facciata, in stile neogotico, è particolarmente elegante.
Infatti l’ampio e lavorato rosone centrale, simile a quelli presenti in diverse altre chiese del territorio, è accompagnato da 2 rosoni laterali e di minori dimensioni sottostanti.
Inoltre sulla stessa sono presenti 5 statue marmoree, una a livello apicale e quattro sulla cornice marcapiano.
Infine 3 bifore anch’esse in marmo bianco collocate nella parte superiore della facciata unitamente ad altrettante aperture in basso, la maestosa porta centrale affiancata dalle due laterali di dimensioni più contenute, alleggeriscono la costruzione che realizzata con la grigia pietra arenaria del luogo, non manca di austerità.
L’interno della chiesa, a tre navate, contiene alcuni elementi di valore fra i quali un dipinto raffigurante Giovanni Battista, realizzato da Domenico Fiasella.
Questo artista, assorbita l’influenza Caravaggesca durante suo soggiorno romano, padroneggiava sapientemente luci ed ombre, e fra la fine del ‘500 ed i primi anni del ‘600 riscosse apprezzamento nella sua Sarzana ma anche da parte delle famiglie signorili di Genova, dove tuttora sono presenti molte delle sue opere.

Il Castello di Riomaggiore
Anche Riomaggiore, come ognuno degli altri 4 borghi che fanno parte delle 5 Terre, era dotato di una struttura difensiva: il castello.
Edificato nel 1260, sorge su di uno sperone montuoso e consente di dominare un ampio spazio di mare circostante.
Quest’ultima caratteristica, unita al fatto che oggi è sede di molte iniziative artistiche e culturali, determina un continuo pellegrinaggio di turisti desiderosi di godere del panorama sottostante, affacciandosi dalla sua terrazza.
Manarola
Manarola in dialetto locale è Manaraea, cioè Mana= magna= grande e Raea= ruota, con riferimento alla grande ruota da mulino ad acqua, ancora presente nella parte bassa del paese e recentemente fatto recuperare dal Parco Nazionale delle 5 terre.
Manarola è un borgo affascinante, abbarbicato su di una roccia alta 70 metri, si distende attraverso i suoi stretti carruggi fino a giungere ad abbracciare un mare che non induce all’ozio. Privo di spiagge: arrivi, ti tuffi e ti senti in paradiso!

Cosa vedere a Manarola
La chiesa di San Lorenzo
La chiesa di San Lorenzo è un edificio costruito nel 1338, in stile stile gotico ligure.
In facciata al portale con arco ogivale è sovrapposta una lunetta contenente un bassorilievo raffigurante il Martirio di San Lorenzo.
Quest’ultimo, a suo volta, si viene a trovare al disotto del grande rosone in marmo di Carrara che, per dimensione e bellezza, non può mancare di attrarre l’attenzione dei passanti.
Realizzato nel 1375 contiene dodici colonnine con capitelli fogliati nonché una corona esterna sulla quale sono state scolpite una serie di teste umane e leonine.
Il campanile collocato in prossimità, ma non in aderenza alla chiesa, è frutto del riutilizzo di una trecentesca torre di avvistamento a pianta quadrata che, per questo nuovo impiego, è stata sopraelevata e coperta da una cuspide.
La Via dell’amore

La Via dell’Amore, è un sentiero affascinante che congiunge Riomaggiore e Manarola. Oggi parzialmente chiuso per una manutenzione che si concluderà nel 2924, risulta però già percorribile per circa 200 metri a chi lo imbocca da Manarola.
Corniglia
Corniglia, borgo al centro del territorio delle 5 terre, è l’unica fra queste a non affacciarsi direttamente sul mare.
E’ collocata, infatti sopra ad un promontorio a 90 metri slm e, dalla stazione, è raggiungibile attraverso un’impegnativa scalinata formata da ben 32 rampe e complessivi 382 scalini, denominata dai paesani La Lardarina”.
A differenza degli altri borghi, in cui le attività marinare prevalevano su quelle agricole, comunque non assenti, qui l’agricoltura era l’occupazione principale.
Avvolto su tre lati da colline soleggiate, oltre al vino, oggi conosciuto ed apprezzato universalmente, in questo luogo si produceva anche il grano ed un’olio di qualità, già apprezzati dai romani che qui facevano scalo per approvvigionare la Gallia.

Da vedere a Corniglia
La Chiesa di San Pietro
La chiesa di San Pietro, al pari di altre coeve sul territorio, è anch’essa in stile gotico ligure, è stata costruita nel 1334 utilizzando i resti di una preesistente cappella dell’XI secolo.
Realizzata con l’impiego di una pietra arenaria del luogo presenta una facciata austera ma addolcita da un elegante rosone in marmo.
Il portale sottostante è sovrastato da una lunetta in cui è inserita una scultura riproducente San Pietro.
La Rocca medievale
Di questa Rocca purtroppo ci rimangono solo i ruderi osservabili su una rupe a strapiombo sul mare.
Gli stessi sono comunque una testimonianza di quanto queste popolazioni si fossero adoperate per scorgere tempestivamente e contrastare le minacce provenienti dal mare.
Oratorio dei Disciplinati di Santa Caterina
Trattasi di un piccolo oratorio costruito nel 1700 per devozione a Santa Caterina, della quale conserva la statua in una nicchia posta al di sopra del portale.
Pur non particolarmente rilevante dal punto di vista architettonico, ha prospicente nella sua parte posteriore, una terrazza in grado di offrire un panorama che, di per sé, vale una visita alle 5 terre.
Vernazza

Questo è ritenuto da molti il più bel borgo delle 5 terre: piccolo e raccolto si offre ai turisti attraverso un susseguirsi di scalinate e piccole stradine, conducendoli ad affacciarsi al mare nella sua caratteristica piazza, che, delimitata dal porticciolo, ospita anche l’antica chiesa dedicata a Santa Margherita di Antiochia.
Cosa vedere a Vernazza
La chiesa di Santa Margherita d’ Antiochia
Questa chiesa (affacciata sul porticciolo) che è stata edificata nel XIII secolo sulle fondamenta di un edificio religioso preesistente, presenta oggi 2 caratteristiche singolari:
- il campanile ottagonale
- l’entrata ricavata nella parte absidale sul lato posteriore che conduce alla navata, posta su un livello più elevato attraverso alcuni scalini.
Al suo interno sono presenti alcuni elementi di interesse quali le due tele del XVII secolo, un crocifisso in legno opera dello scultore genovese Anton Maria Maragliano e una antica cassa processionale.
Il bastione Belforte
Quest’opera difensiva è sovrastata dal castello Doria, simbolo dell’importanza economica che il borgo rivestiva nell’antichità.
Il bastione Belforte, oggi, non vede sui suoi spalti un succedersi di armati bensì di cortesi camerieri intenti a soddisfare turisti provenienti da ogni parte del mondo ed intenzionati ad assaporare la cucina del locale che attualmente lo occupa.
Castello Doria
Al di sopra di questo il castello Doria con la sua torre cilindrica che nel XII secolo apparteneva al vescovo di Luni che, insieme alle altre 4 terre esercitava il suo controllo su questo territorio al tempo appartenente alla Lunigiana.
Ex convento dei Frati
Qui si scorgono ancora tracce delle antiche mura difensive erette a protezione del borgo.
Qggi ospita la sede del municipio comunale mentre nella parte attigua del complesso si svolgono le manifestazioni culturali.
Monterosso

Questo è il borgo più a ovest nel territorio delle cinque Terre.
A differenza degli altri quattro, dispone anche di un paio di ampie spiagge sabbiose ed è frequentato pertanto da turisti ma richiama anche persone del circondario desiderose di trascorrere una giornata al mare e fare un bagno in acque limpide.
Il borgo è diviso in 2 parti: Fegina e centro storico, collegate attraverso una galleria ma anche un panoramico sentiero soprastante la stessa.
Cosa vedere a Monterosso
La chiesa di San Giovanni Battista
E’ un edificio religioso edificato nel 1282 in stile gotico genovese.
La facciata è caratterizzata da un paramento bicromo ottenuto impiegando marmo bianco e serpentino scuro.
Al suo centro è presente un rosone in marmo di grandi dimensioni e finemente scolpito mentre nella lunetta soprastante il portone centrale è presente un affresco riproducente il battesimo del cristo, realizzato nel XVIII secolo.
L’interno, a tre navate, è diviso da colonne anch’esse bicrome come la facciata, su una delle quali è identificabile un’incisione in cui compaiono dei caratteri medievali.
Nella chiesa non mancano opere pregevoli fra le quali una Madonna del rosario, realizzata da un allievo della scuola di Luca Cambiasso.
Il campanile, cosa un tempo non inusuale, è frutto del riadattamento di una torre di avvistamento del XIII secolo.
La stessa inglobata in un esistente edificio porticato e stata all’uopo dotata di campane e di un bell’orologio di Trebino, storico marchio ligure fornitore dello stato Vaticano ( https://www.trebino.it/ ).
La chiesa di San Francesco ed il Convento dei Cappuccini
Questo complesso campeggia sul colle che separa l’abitato di Monterosso in due zone distinte: Fegina e l’antico borgo.
Il complesso eretto nel 1622 contiene varie opere pittoriche di valore fra le quali la più importante è quella rappresentante una crocifissione di Cristo, attribuita al celebre pittore fiammingo Antoon Van Dyk.
La Torre Aurora
Questa torre si erge a picco sul mare, collocata su uno sperone roccioso sottostante il complesso di San Francesco.
Edificata, nel XVI per contrastare le incursioni dei predoni turchi oggi ospita un ristorante apprezzato per la vista mozzafiato che è in grado di offrire ai commensali.
Il Gigante

Il Gigante è una statua rappresentante nettuno che sugli scogli di Monterosso adornava villa Pastine sorreggendone anche la grande terrazza a forma di conchiglia, oggi andata distrutta.
Si tratta di un’opera che per mole e volume, 14 metri e 1700 quintali, costrinse i suoi autori, l’Ing. Lavacher e lo scultore Arrigo Minerbi, a sopportare non poche difficoltà all’epoca, il 1910, in cui venne realizzata.
Peraltro questa non fu certo la maggiore difficoltà che lo scultore dovette affrontare nella sua esistenza.
Infatti, malgrado fosse famoso ed appezzato (realizzò anche una delle porte del Duomo di Milano), nel 1938, all’entrata in vigore delle leggi razziali, lui, in quanto ebreo dovette nascondersi per evitare la deportazione.
Trattorie e ristoranti nelle 5 terre
Una premessa si rende necessaria:
le poche righe che seguono, fanno riferimento ad un numero limitato di locali trascurandone molti, sicuramente anche eccellenti, ma solo per carenza di elementi utili ad un, per quanto dilettantesco, parere.
Inoltre, chi ha scritto questa pagina non è una guida e neppure una persona inserita nel settore della ristorazione.
Pertanto quelle espresse sono solo le considerazioni di un comune avventore di ristoranti, che è solito apprezzare il buon cibo ma, non di meno, il rapporto equilibrato fra quanto gli è stato servito nel pasto ed il conto finale presentatogli.
Trattorie e Ristoranti a Riomaggiore

Rio Bistrot
in Via San giacomo, 10 tel. +39 0187 920616
la collocazione (“la location” direbbero gli specialisti) è eccezionale. In prossimità del porticciolo ed un delizioso terrazzo in cui è possibile mangiare, che, sullo stesso, direttamente si affaccia.
Il cibo è curato e la carta dei vini è ricca. Il conto finale equilibrato, ed i pochi euro di ricarico sui vini che potrebbero essere limati, si pagano volentieri per tutta l’attenzione e cortesia che ci è stata riservata durante il pranzo.
Kepris Pizzeria
Via Telemaco Signorini, 673/B
Visto che a Riomaggiore c’è una pizzeria unanimemente considerata un’eccellenza ci è sembrato opportuno citarla anche se non appartiene alla categoria delle trattorie e dei ristoranti.
Buona la pizza e…bella la vista!


Osteria La Torpedine
in Via Gramsci, 25 Telefono +39 0187 920692
In una vecchia e affascinante cantina in pietra con soffitti a volta e pavimenti in cotto, questi giovani si adoperano con cura e cortesia per approntare piatti non banali e poi…si capisce che ci tengono ad avere clienti soddisfatti: discreti, si avvicinano, chiedono, raccontano, spiegano. Particolarmente apprezzato è il cappuccio di zucca con pecorino.
Trattorie e Ristoranti a Manarola
Dal Billy
Via A. Rollandi, 122 tel. +39 0187 920628
La trattoria che vorresti trovare in una bella località di mare: i piatti del luogo, cucinati con cura e attenzione. la possibilità di ammirare il panorama dall’alto ed un conto più che corretto.


Ristorante il Porticciolo
Via Renato Birolli 92 Telefono +39 0187 920083
Da oltre 50 anni Il Porticciolo a Manarola si fa apprezzare per i suoi piatti, alla cui base c’è sempre la qualità degli ingredienti. E poi, l’attenzione prestata in cucina è sempre la solita sia che venga dedicata ad un’ombrina appena pescata quanto ad una semplice pizza.
Nessun Dorma
Località Punta Bonfiglio +39 340 888 4133
Non sempre si ha voglia di sedersi ad un tavolo e mangiare primo, secondo, dolce, etc.
In questo caso i cocktail del Nessun Dorma sono la soluzione ottimale.

Trattorie e Ristoranti a Corniglia

Osteria A Cantina da Mananan
in Via Fieschi, 117 telefono +39 0187 821166
Locale non molto capiente ma apprezzato tanto che un solo turno non è in grado di accontentare tutti coloro che vorrebbero sedersi ai suoi tavoli.
Semplice ma non banale. Uno dei pochi locali autenticamente a Km 0: dal suo orto provengono le verdure ed anche i gustosi conigli hanno un’origine locale, le acciughe poi sono lì…nel mare di fronte.,
Bar Pan e Vin
in via Fieschi, 123 telefono +39 0187 812541
Bruschette, focacce, taglieri di salumi con una particolare attenzione alla loro qualità.


Ristorante Cecio
in Via Serra, 58 telefono +39 0187 812043
Il pesce è sempre fresco, il personale è cortese, il panorama è bello ed il prezzo è relativamente contenuto.
Trattorie e Ristoranti a Vernazza
Pippo a Vernazza – Tradizione & Street Food
in via G.B. Gavino, 38 telefono +39 392 049 9564
Due giovani, capaci e con esperienza nella ristorazione, l’hanno davvero inventata bella.
Pasta, secondi di pesce, focacce, etc. vengono forniti all’interno di scatole ambientalmente compatibili e capaci di mantenerli caldi per 2 ore. Chi vuole può consumarli in uno dei tavoli all’esterno del locale, altri, e noi fra quelli, preferiscono farlo in riva al mare.
Buon cibo, prezzo contenuto, simpatia e una buona idea: da premiare!


Il Gattaccio – Acciugheria & Street Food
in via Visconti, 17 Telefono +39 339 247 8303
Pesce fresco e locale cucinato in maniera sapiente, servito in un piccolo ma suggestivo locale a prezzi molto onesti…e siamo a Vernazza!
Trattorie e Ristoranti a Monterosso

Ristorante Causapersa
in Piazza Garibaldi, 17
telefono +39 351 665 3433
Si chiamano “Causa persa” ma questi giovani la causa per la quale si impegnano, la buona cucina, l’hanno vinta. Eccome!
Alcuni piatti sono unici e, oltre all’indiscutibile impiego di materie prime accuratamente scelte,si intuisce che in cucina c’è gente capace di coniugare competenza, ricercatezza ed innovazione.
Così, se anche un piatto apparentemente semplice come il fritto misto assume una croccantezza poetica, ancor più si rimane stupiti di fronte ai bottoni ripieni di cacio e pepe con mazzancolle, alle acciughe fritte ripiene di ricotta e agrumi delle 5 terre, all’uovo croccante servito su vellutata di parmigiano e funghi porcini, alla ricciola lardellata, etc.
A completare il tutto poi c’è la suggestiva collocazione, sulla piazzetta di Monterosso, nonché la simpatica attenzione che i gestori riservano ad ogni persona che, desiderosa di fare un’esperienza ghiotta, vada a prendere posto presso uno dei loro tavoli.
Torre Aurora Mare Cucina e Cocktails
via Bastioni, 5 telefono +39 366 145 3702
Un luogo dove sorseggiare un ottimo aperitivo, dove si mangia bene ma anche dove non ci si va solo per questo.
In una antica torre medievale, uno spazio che consente di abbracciare tutte le 5 terre.
Lo spettacolo che si para davanti agli occhi di chi si trova a Torre Aurora è infatti talmente affascinante che tutto il resto…non può che fare da cornice.


Ristorante Miky
in via Fegina, 104 telefono +39 0187 817608
Un locale che, oltre alla qualità di ciò che serve, cura molto anche la presentazione dei piatti e, con competenza, per ciascuno di questi suggerisce l’abbinamento con il vino più vocato ad accompagnarlo.
Trattoria da Oscar
in via V. Emanuele, 67 telefono +39 345 871 4789
Tutto ciò che ci si aspetta da una buona trattoria: prodotti freschi, ricette semplici, ambiente piccolo ma elegante. Un locale, tutto sostanza, dove ciò che conta è che il pesce sia ben cucinato.
