Alpi Apuane

Le Alpi Apuane: a breve distanza dall’Eremo Gioioso ci sono queste montagne conosciute in tutto il mondo per la loro bellezza naturale.

Traversata delle Alpi Apuane

Indice

Alpi Apuane: la ricca fauna

Le Alpi Apuane

In uno scenario inconsueto, da Marina di Sarzana alla Versilia, fanno da cornice al mare ed offrono paesaggi spettacolari, in a verdi valli, cascate imponenti, fiumi cristallini e picchi mozzafiato fanno da riscontro le ferite affascinanti ed inquietanti nello stesso tempo create dalla cave in cui viene estratto il prezioso marmo.

Le Alpi Apuane sono, inoltre un luogo ideale per gli amanti della natura: uno scrigno pieno di tesori.

Contengono infatti un patrimonio di biodiversità difficilmente rinvenibile altrove, in tale misura.

Dal punto di vista faunistico sulle loro pendici nidifica la maestosa aquila reale cui fanno compagnia la poiana, il gheppio, il falco pellegrino, il corvo imperiale, il gracchio alpino e il ben più raro gracchio corallino. oltre ad una nutrita schiera di esemplari notturni: il gufo, la civetta, l’allocco ed il barbagianni.

A questi vanno ad aggiungersi volatili più comuni quali il sordone, il codirosso spazzacamino, la pernice rossa, il torcicollo, il cuculo, il picchio muraiolo, la rondine montana, i fringuelli, le cincie e nella parte da tempo boscata non mancano neppure il picchio verde ed il picchio rosso.

A terra non è difficile incontrare caprioli, cinghiali, scoiattoli, volpi, ghiri, lepri, moscardini, faine, donnole, puzzole, tassi e martore ed anche una coppia di ospiti che, capitati qui non si sa come, hanno apprezzato l’ambiente decidendo che si trattasse del luogo migliore per mettere su famiglia.

Infine torrenti che, dove non soggetti ad essere invasi dagli scarti di lavorazione delle cave di marmo, la marmettola, veicolano acque cristalline nelle quali prosperano numerose specie acquatiche.

Qui oltre a trota fario, barbo e scaglione è presente il tritone alpestre apuano, la salamandrina dagli occhiali ed il geotritone.

Alpi Apuane: una vegetazione estremamente varia

Varietà climatica e geologica, contribuiscono a rendere particolarmente varia la presenza di specie vegetali sulle Alpi Apuane.

La parte accarezzata dai venti marini, fino ad un altezza di 300 metri, è colonizzata dalla macchia mediterranea: il mirto, il leccio, la fillirea e il terebinto, il timo selvatico, l’artemisia, etc., salendo di livello lascia progressivamente spazio a castagneti, querceti e carpineti.

La parte spoglia, invece, è ingentilita dall’eroica presenza di fiori che trovano il modo di alimentarsi e sopravvivere anche fra roccioni e detriti.

Fra questi la Globularia, la molchia, l’asteroidesalicina flessuosa, il cerastio apuano, la santolina, il salice apuano.

Fiori sulle Alpi Apuane: la globularia

Alpi Apuane: per chi ama vivere all’aria aperta

Guide per escursione sulle Alpi Apuane

Luogo ideale per chiunque ami la vita all’aria aperta si prestano tanto a faticosi percorsi in bicicletta quanto ad attività di trekking più o meno impegnativo, a semplici e rilassanti passeggiate o a visite a luoghi suggestivi quale è l’Antro del Corchia.

Peraltro non mancano neppure i servizi di accompagnamento capaci di integrare l’aspetto paesaggistico con riferimenti alla lunga storia delle Alpi Apuane (i romani fondarono qui la città di Luni per imbarcare il marmo che estraevano dalle Alpi Apuane ed inviavano a Roma), alla cultura dei popoli del marmo, alla gastronomia ed alle tradizioni locali.

Infine una visita ai vecchi borghi abbarbicati sulle Alpi Apuane può riservare piacevoli esperienze quale è, ad esempio, quella di visitare il borgo di Colonnata, godere del paesaggio, della cordialità dei suoi abitanti e poi…degustare un lardo unico al mondo.

Alpi Apuane: un patrimonio a rischio

Peraltro nelle viscere delle Alpi Apuane si nasconde anche il loro peggior nemico: l’apprezzatissimo marmo statuario di Carrara.

Fino al secolo scorso, complici gli allora rudimentali mezzi di estrazione che richiedevano molta manodopera per un numero contenuto di blocchi estratti, rendeva equilibrato il rapporto fra le ragioni del paesaggio e quelle del lavoro.

Oggi il rapporto si è invertito, un sempre più aggressivo uso degli strumenti tecnici disponibili, consentono di estrarre molti blocchi attraverso l’impiego di poche persone.

Dei ricavi, sostanziosi, beneficiano pochi imprenditori, le ricadute sulla collettività sono modeste ed il paesaggio è sottoposto a continue ingiurie.

Vignetta di Staino sulle Alpi Apuane